Giudiziaria

Crac Ferrovie Sud Est, la Regione parte civile contro Fiorillo

La Regione Puglia è parte “danneggiata” dai reati contestati nel processo sul crac delle Ferrovie Sud Est. Lo ha stabilito il Tribunale di Bari che ha ammesso l’ente come parte civile, escludendo però la costituzione del Ministero dell’Economia e delle Finanze, nel processo in corso nei confronti degli ex amministratori della società, accusati di aver causato debiti per 230 milioni di euro.

La Regione, rappresentata nel processo dall’avvocato Gaetano Sassanelli, era stata esclusa come parte civile in udienza preliminare. A sostegno della costituzione dell’ente si è pronunciata anche la Procura, sostenendo che “i finanziamenti regionali costituiscono la maggiore entrata per Fse, sicché condotte depauperative del patrimonio della società non possono che cagionare un pregiudizio all’ente pubblico finanziatore”. Con lo stesso provvedimento con cui il Tribunale ha ammesso la Regione, i giudici hanno escluso la costituzione del MEF, precedentemente ammesso tra le parti civili, confermando le costituzioni del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, della stessa società Fse e di Ferrovie dello Stato. Nel processo sono imputate 16 persone, tra le quali Luigi Fiorillo, già commissario governativo, legale rappresentante e amministratore unico della società, altri funzionari e consulenti di Fse e imprenditori. Gli imputati sono accusati, a vario titolo, di bancarotta fraudolenta documentale, societaria e patrimoniale, di dissipazione e distrazione di fondi. I fatti contestati si riferiscono agli anni 2001-2015, fino a quando la società è stata commissariata, poi acquistata da Ferrovie dello Stato.  Stando alle indagini della Guardia di Finanza, coordinate dai pm Francesco Bretone, Bruna Manganelli, Luciana Silvestris e dall’aggiunto Roberto Rossi, Fiorillo, in concorso con consulenti e funzionari della società e imprenditori, avrebbe dissipato o distratto fondi per centinaia di milioni di euro nell’arco di circa 10 anni falsificando bilanci e esternalizzando servizi senza fare gare d’appalto. Si tornerà in aula il prossimo 18 dicembre per l’ammissione delle liste testi e dei mezzi di prova.

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