Attualità

Il Consiglio Regionale bandisce la plastica monouso

Bicchieri di carta in Aula consiliare e borracce al posto delle bottigliette d’acqua: il Consiglio regionale della Puglia mette al bando la plastica monouso. È l’impegno assunto dal presidente Mario Loizzo, in apertura del forum “No alla plastica”, nella nuova sede in via Gentile a Bari, secondo appuntamento dell’iniziativa plastic free lanciata dall’Associazione culturale “L’Isola che non c’è” di Latiano, presidente e fondatore il giornalista Franco Giuliano.
Quella contro la plastica, che invade sempre più l’ambiente, è una campagna ecologica che sta crescendo rapidamente (solo un mese fa il primo incontro, a Brindisi, il 22 marzo) e vuole estendersi dalla Puglia alle altre regioni, al Mediterraneo e all’Europa.
Sono ambizioni grandi, quanto il problema che il pianeta deve affrontare. È un tema “assolutamente cruciale”: per il presidente Loizzo “occorre spendere tutte le energie per sottrarre i nostri territori e i nostri mari alla condanna di dover convivere per sempre con la plastica”.
Per degradare un contenitore occorrono cinquemila anni, mille per un banale sacchetto. E la classica bottiglietta in pvc si riduce col tempo in granuli praticamente indistruttibili. Guerra dichiarata perciò, alla plastica e “all’inciviltà di chi deturpa le strade di campagna abbandonando rifiuti di ogni genere, a danno dei cittadini che rispettano le regole e l’ambiente”, ha fatto presente il presidente Loizzo.
L’impegno quotidiano della Regione Puglia, le misure assunte, le strategie per fare argine agli agenti inquinanti e le iniziative per educare e sensibilizzare nelle scuole, sono stati illustrati dagli assessori Gianni Stea (ambiente), Alfonsino Pisicchio (assetto del territorio) – presente anche Mino Borraccino (sviluppo economico) – e dal direttore del Dipartimento ecologia Barbara Valenzano. La Puglia può fare da battistrada, hanno detto, da apripista in tutta Italia e nel Mediterraneo.
Il presidente della Scuola di Medicina del Policlinico, Loreto Gesualdo, ha portato l’adesione dei rettori dell’Ateneo e del Politecnico baresi ed ha messo in risalto i danni arrecati dalla plastica alla salute umana, insistendo sull’esigenza di adottare comportamenti virtuosi che riducano l’impatto sull’ambiente.
A nome dei tanti testimonial che hanno “messo la faccia” sul manifesto #noallaplastica, l’ex presidente del Consiglio regionale Onofrio Introna si è detto “felice e orgoglioso dei risultati della Regione”. Il Consiglio è stato accanto a “L’isola che non c’è” in tutte le campagne, tanto più in questa battaglia di civiltà contro la plastica. Non c’è tempo da perdere, visto l’esempio dei sette anni di ritardi sulla xylella che avanza. I Comuni si affrettino a dichiarare i propri territori “zona a plastica zero”.
Ambasciatore della campagna e sostenitore da sempre delle iniziative dell’Associazione latianese, Al Bano Carrisi ha chiesto di passare dalle parole ai fatti. “Oltre al dire il passo importante è il fare”, ha detto il cantante di Cellino San Marco, “abbasso la plastica, uniamoci tutti contro questo rifiuto che assedia le piazze e le strade, per colpa della stupidità di qualcuno”.
In conclusione, ha incontrato il consenso del mondo universitario e della Regione, col sì del presidente Loizzo, l’appello di Franco Giuliano a promuovere entro settembre a Bari “una sorta di G20 ‘NO alla plastica’, per avviare una strategia di formazione ed educazione delle Università del bacino mediterraneo, da estendere alla politica dei rispettivi Paesi”.
Appuntamento per tutti al prossimo forum in Albania e poi si si andrà a Sarajevo.

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