Giudiziaria

Tangenti per case popolari, chiesti patteggiamenti

Presunto giro di tangenti in cambio di appalti dell’Arca Puglia: 3 dei quattro imputati per i quali la Procura di Bari ha chiesto il rinvio a giudizio, hanno chiesto di patteggiare pene tra i 2 anni e i 18 mesi di reclusione.
L’inchiesta riguarda un presunto giro di tangenti in cambio di appalti dell’Arca Puglia, l’azienda regionale che gestisce le case popolari, che si costituita parte civile. Dinanzi al gup del Tribunale di Bari, Giovanni Abbattista, l’ex direttore generale dell’Arca, Sabino Lupelli e gli imprenditori baresi Antonio Lecce e Massimo Manchisi hanno proposto, con il consenso dalla Procura, patteggiamenti con pene sospese rispettivamente a 2 anni per l’ex dg e a 1 anno e 6 mesi per i due imprenditori, con l’attenuante della collaborazione per Lupelli e Manchisi, per aver reso dichiarazioni eteroaccusatorie in questo procedimento e in altre indagini attualmente in corso.
Nei confronti di un terzo imprenditore, Dante Mazzitelli, proseguirà l’udienza preliminare. Si tornerà in aula il 15 maggio. Stando agli accertamenti della Guardia di Finanza gli imprenditori avrebbero corrotto l’allora dg con denaro, buoni benzina e altre utilità in cambio di pratiche favorevoli. L’Arca ha quantificato il danno patrimoniale e d’immagine causato dalle condotte degli imputati in oltre 800mila euro.

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