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Policlinico di Bari: tumore raro rimosso con tecnica complessa

Una voluminosa neoplasia polmonare sinistra infiltrante l’aorta in un paziente di 60 anni è stata  asportata con successo, con un intervento complesso, compiuto  nell’Unità di chirurgia toracica del Policlinico di Bari diretta dal Giuseppe Marulli. “Si tratta – spiega Marulli – di un raro caso di intervento chirurgico descritto nel mondo e realizzato, secondo la letteratura medico/scientifica, non più di trenta volte”. L’intervento ha richiesto una collaborazione multidisciplinare con l’èquipe di Chirurgia vascolare del Policlinico barese guidata dal Raffaele Pulli perché, continua Marulli, “per asportare l’intero polmone interessato dalla massa tumorale si è resa necessaria anche la rimozione di una porzione di parete dell’aorta ripristinata con una endoprotesi attraverso l’arteria femorale ed alla ricostruzione della parete aortica asportata mediante protesi di e PTFE (GORE-TEX)”. “Questa tecnica  innovativa è stata messa a punto, per la prima volta nel mondo, da me, con il gruppo di Padova, prima di trasferirmi a Bari in quanto – spiega Marulli – vincitore di un concorso pubblico. L’intervento è stato realizzato senza dover ricorrere alla circolazione extracorporea (normalmente usata negli interventi
di cardiochirurgia) che avrebbe comportato potenziali rischi di sanguinamento e di disseminazione della malattia tumorale”. Il decorso post-operatorio non ha registrato complicanze ed il paziente è stato dimesso dopo nove giorni di degenza in ospedale. “Questo tipo di intervento – aggiunge il Loreto Gesualdo, preside della Scuola di Medicina e Chirurgia – conferma l’importanza dell’approccio multidisciplinare nella gestione di interventi chirurgici complessi che richiedono la collaborazione di diverse branche specialistiche”. “Queste procedure chirurgiche innovative – conclude il Francesco Giorgino, direttore del Dipartimento dell’Emergenza e dei Trapianti di Organi – qualificano il Policlinico di Bari come un polo di attrazione dove i pazienti affetti da queste gravi patologie  possono oggi trovare un adeguato riscontro”.

 

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