Assaltavano bar e tabaccherie seminando il panico: presi in nove

Erano diventati l’incubo di bar e tabaccherie i 9 soggetti – tutti con precedenti di polizia – raggiunti da ordinanze di custodia cautelare nell’ambito dell’operazione Chorus 2 che questa notte ha permesso di smantellare il sodalizio che in pochi mesi, aveva seminato il panico nel capoluogo dauno e provincia.
La squadra mobile d Foggia ha disarticolato il gruppo criminale. Le indagini sono partite da una violenta rapina avvenuta a Foggia, il 26 luglio 2018, ai danni di una rivendita di tabacchi di via Lucera. In quella circostanza, quattro soggetti, armati e travisati, avrebbero fatto irruzione nell’attività commerciale e, dopo aver brutalmente aggredito il titolare, si sarebbero impossessati di numerosi Gratta e Vinci.
Il 22 agosto successivo, con identiche modalità, gli stessi soggetti, ancora armati e travisati, aavrebbero fatto irruzione all’interno di un’altra tabaccheria di Foggia, questa volta in via Guido Dorso, impossessandosi di numerose stecche di sigarette, Gratta e Vinci e del denaro in cassa.
Ancora, il 9 settembre dell’anno scorso, a poche ore di distanza l’una dall’altra, lo stesso gruppo criminale dapprima avrebbe portato a compimento un furto nel bar “Dolce Sorriso”, in viale Ofanto, sottraendo anche in questa occasione il denaro in cassa e Gratta e Vinci, e poi il giorno seguente, avrebbe tentato di introdursi, durante la notte, nel bar tabacchi sulla Statale 89 Foggia-Manfredonia, non riuscendo nell’intento soltanto grazie al rapido intervento delle forze di polizia.
L’escalation criminale del gruppo di rapinatori sarebbe continuato una decina di giorni più tardi, il 19 settembre 2018: alle prime luci dell’alba, con ormai acquisita sistematicità, quattro soggetti, anche questa volta armati e travisati, si sarebbero introdotti nell’ennesimo bar tabacchi, nel tratto foggiano della Statale 673, impossessandosi del registratore di cassa con 800 euro, numerose stecche di sigarette e Gratta e Vinci.
La comparazione delle scene del crimine, anche grazie all’ausilio di personale specializzato della Polizia Scientifica, la meticolosa analisi delle immagini acquisite dai sistemi di videosorveglianza dei luoghi in cui i reati erano stati posti in essere, nonché da quelli situati nelle loro adiacenze, la comparazione delle celle telefoniche attivate e l’avvio di ulteriore attività tecnica, ha condotto gli investigatori all’identificazione dei responsabili.
Finiscono in carcere i pregiudicati Vincenzo Colucci, classe ’99, Michele La Gatta, 63enne, Marco Pironti, 36 anni, Giovanni Pompa, 33enne, Lorenzo Valente, di 46 anni e Michele Arcangelo Gaudiano, del ’93. Ai domiciliari, invece, i più giovani Elisabetta Tiene, 19enne, Teresa Leccese, 27enne e Antonio Pio Ciasullo, 24 anni.

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