Autonomia differenziata, Emiliano chiede lo stop

“C’è un conflitto gigantesco tra le Regioni, nel Parlamento e all’interno del paese, e per questo mi auguro che ci sia uno stop a tutto questo processo”. Così il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano dopo l’incontro con il ministro per gli affari regionali Erika Stefani nel quale si è parlato di Autonomia differenziata.
“Oggi – continua Emiliano – nessuna indicazione è arrivata dal ministro. Spero che le Regioni possano presentare un progetto condiviso. Il governo deve governare, non pensare a stare in equilibrio; su questa vicenda, su cui non sa che pesci prendere, il governo rischia di cadere. Pensavo – prosegue il governatore – che nella giornata odierna sarebbe arrivato un indirizzo sul tunnel nel quale il governo si è cacciato anche per responsabilità del governo precedente. Nessuna indicazione è invece arrivata dal ministro. Il caos non porta a prendere decisioni, per questo mi auguro che le Regioni possano presentare un progetto condiviso che credo sarebbe utile, solo così il percorso può essere gestito. Io sono dell’idea che dobbiamo aumentare il livello di autonomia delle Regioni concordando un disegno di legge collettivo, mostrando al parlamento una ipotesi condivisa: si sta preparando un blocco dell’attività parlamentare per i prossimi due anni con 15 disegni di legge da parte di altrettante Regioni. La discussione di oggi – ha concluso Emiliano – è stata un interessante convegno, dal momento che il governo non ci ha fatto capire come intende tirarsi fuori dai guai. Mi auguro che le Regioni diano un indirizzo che consenta a questa vicenda di non paralizzare il paese: è una vicenda importantissima per alcuni ma non mi sembra la priorità per l’Italia, è un tema di divisione più che di rilancio”.

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