Decreto emergenze, “Non abbasseremo la guardia”

Non disperdono l’entusiasmo e non abbassano la guardia i gilet arancioni, soddisfatti dell’approvazione in Senato del decreto emergenze per la quale il governo prevede interventi contro la xylella e le gelate di febbraio 2018. Il concetto è stato ribadito da un’azione mirata da parte del gruppo che racchiude Cia, Confagricoltura, Copagri, Italia Olivicola, Aifo e Unapol.
Ed ecco che nei prossimi giorni saranno intraprese ulteriori azioni proprio per fare in modo che il decreto “per il quale siamo stati gli unici a lottare”, ci tiene a sottolineare il portavoce Onofrio Spagnoletti Zeuli, venga immediatamente attuato con tutte le misure previste, specialmente quelle per la xylella che è ritenuto il problema vero dell’olivicoltura pugliese ed italiana.
Altra novità annunciata dai gilet arancioni è la costituzione in un’associazione culturale, un laboratorio di idee e di proposte che servirà da stimolo e supporto alle organizzazioni che compongono il gruppo.
“Ho girato in questi giorni le campagne della provincia di Bari e del Salento e, purtroppo, emerge chiaramente un quadro preoccupante: solo 1 terreno su 4 è curato e trattato secondo i principi delle buone pratiche agricole (arature, potature, trinciature etc), il 75% dei campi è abbandonato e ciò comporta il rischio elevatissimo di un avanzamento della sputacchina e della xylella con danni incalcolabili per l’olivicoltura”.
Così il Presidente di Italia Olivicola, Gennaro Sicolo, durante il convegno a Bari sul futuro dell’olivicoltura pugliese ed italiana dopo le emergenze.
“Stiamo perdendo la battaglia, le buone intenzioni annunciate in convegni e tavole rotonde non vengono tramutate in fatti concreti e tutto ciò che la scienza ci dice viene puntualmente inapplicato, ancora oggi – ha ricordato Sicolo -. Invito la Regione ed i Comuni a multare i falsi agricoltori o gli agricoltori lavativi e chiedo anche al governo di valutare la possibilità di iniziare una battaglia Europea per togliere i premi Pac a tutti coloro che non attuano i corretti trattamenti dei terreni”.
“Le parole non bastano più, dopo i ripetuti moniti dell’Unione Europea e dopo il decreto emergenze con le misure e le risorse previste, che abbiamo ottenuto dopo mesi di battaglia con i gilet arancioni, occorrono solo fatti concreti per provare ad arginare il batterio”, ha concluso Sicolo.

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