Ruspe abbattono case – baracche in ghetto a Foggia

Sono baracche a uso abitativo quelle abbattute nel ghetto di Borgo Mezzanone di Foggia durante il terzo intervento programmato dalla prefettura del capoluogo dauno che porterà al progressivo smantellamento dell’insediamento abusivo.
Dopo i primi due interventi del 20 febbraio e del 26 marzo scorsi, le operazioni delle ultime ore hanno riguardato 19 manufatti abusivi, 17 abitati da 56 persone e altri due, comunicanti tra di loro, utilizzati come case a luci rosse. Nel decreto di sequestro preventivo del Gip del Tribunale di Foggia, Manuele Castellabate, si evidenzia come la cosiddetta ‘ex Pista’ sia stata occupata non solo da stranieri irregolari, ma anche da “soggetti regolari che in assenza di alternative sono stati costretti ad occupare i manufatti abusivi”. Inoltre, secondo il gip Castellabate “molti di loro in assenza di un’occupazione lavorativa sono stati vittime dell’intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, tenuto conto che spesso sono proprio alcuni loro connazionali ad assumere il ruolo di intermediario verso imprenditori agricoli, provvedendo personalmente a procacciare manodopera direttamente nel ghetto e percependo somme del tutto spropositate anche per il trasporto, peraltro in condizioni oltremodo pericolose”.
Sono state 209 le unità delle forze di polizia impegnate nella demolizione di strutture, occupate perlopiù da migranti irregolari. Mentre le 3 ruspe del Genio militare stavano avanzando tra i fabbricati di lamiere e cartone, gli inquilini (prevalentemente di nazionalità nigeriana e senegalese) hanno portato via abiti e masserizie. Sono state impegnate anche 10 unità e tre mezzi dei vigili del fuoco e tecnici dell’Enel per il distacco dell’energia elettrica. Per fortuna tutto si è svolto tranquillamente, fanno sapere dalla procura.

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