Tangente a ex dirigente Policlinico Bari, sequestro beni

Era stato arrestato in flagranza nell’aprile 2018 dopo aver ricevuto la somma di 3000 euro da un imprenditore, ritenuta dagli inquirenti una tangente. Adesso, gli uomini della guardia di finanza, su disposizione della magistratura barese, hanno applicato il sequestro preventivo di beni per 50 mila euro all’ex dirigente responsabile dell’Area Risorse Finanziarie del Policlinico di Bari, Giovanni Giannoccaro, attualmente in pensione, accusato di concussione.
L’ex dirigente avrebbe ricevuto una presunta tangente dal rappresentante legale di un’azienda specializzata in riproduzione dei supporti registrati, titolare di un contratto di appalto per l’archiviazione documentale, in proroga, stipulato con il Policlinico.
Dopo alcuni giorni in carcere e diverse settimane agli arresti domiciliari, l’indagato ha ottenuto nei mesi scorsi la sostituzione della misura cautelare con quella interdittiva. Le ulteriori indagini patrimoniali disposte dalla Procura hanno accertato una sproporzione tra reddito e tenore di vita, giungendo all’odierno sequestro che ha riguardato una porzione di un immobile ad Acquaviva delle Fonti e una Fiat Cinquecento. I difensori di Giannoccaro “ribadiscono l’assoluta estraneità ai fatti del proprio assistito, come dallo stesso già chiarito in sede di interrogatorio, riservando ogni iniziativa rispetto a questa ulteriore inaspettata scelta della Procura”. Quando un anno fa fu arrestato, Giannoccaro dichiarò che il denaro ricevuto dall’imprenditore non era una tangente ricevuta ma una somma consegnata per motivi personali.

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