Cronaca

Bari, oro nero ma di contrabbando

Oltre 260 tonnellate di gasolio in contrabbando in tre distinte attività di servizio. E’ quanto hanno sequestrato i finanziari del Comando provinciale di Bari nella zona di vigilanza doganale che si estende per 10 km dalla linea di confine costiera.
L’operazione emerge a seguito di una specifica analisi dei rischi che le Fiamme Gialle hanno effettuato sui manifesti ferroviari dei treni merci in arrivo negli scali ferroviari merci di Bari e provincia su cisterne inviate dal nord Europa.
Sono stati monitorati attentamente tali flussi di tank che, settimanalmente, giungono negli scali ferroviari merci senza alcuna documentazione o con documentazione non idonea che classifica la merce come “olio vegetale”, “vernici” o prodotti similari.
Nel corso delle tre distinte operazioni sono stati sequestrati ben 11 cisterne contente prodotto energetico tipo gasolio per un totale di 260.610 chilogrammi sottratti a tassazione (sottoposto ad analisi da parte del laboratorio chimico delle Dogane), ben due autoarticolati utilizzati per compiere l’illecito trasporto su strada e denunciate in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria barese ben 5 persone residenti nelle aree del sud barese e del casertano.
Il prodotto sequestrato è quantificabile in oltre 300.000 litri con una imposta evasa quantificabile in alcune centinaia di migliaia di euro.
Sono in corso ulteriori indagini sotto la direzione della Procura della Repubblica di Bari per risalire alla filiera commerciale a monte e a valle dei sequestri operati.

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