Politica

Col reddito di cittadinanza non si potra’ andare a prostitute

(di Onofrio D’Alesio) – Nell’incertezza delle coperture del reddito di cittadinanza e nelle more di avere norme attuative meno ballerine rispetto a quelle che si affacciano di ora in ora il vicepremier Dio Maio fa sapere che quei soldi devono essere spesi tutti durante il mese. Se così non fosse torneranno nelle casse del Ministero dell’Economia. L’importo sarà accreditato su una carta elettronica tipo bancomat e tutti i movimenti saranno tracciati confluendo sulle due piattaforme informatiche del Ministero del Lavoro e dell’agenzia Anpal. In sintesi se gli aventi diritto andranno a comprare carta igienica oppure assorbenti o una cassa di birra, tutti lo sapranno. Stessa cosa se si recheranno in farmacia ad acquistare i profilattici. I cittadini interessati dal provvedimento non potranno però andare a prostitute perché in contanti potranno prelevare massimo 100 euro, a meno che il settore del meretricio non attui forme di convenzione a tasso zero attraverso rate minime mensili. Intanto fonti ministeriali dell’ultimora fanno sapere che a partire dal mese prossimo sul sito internet che sarà predisposto ci saranno tutte le informazioni necessarie per fare richiesta e la documentazione da produrre. Le domande dovranno essere presentate da marzo ed è facilmente intuibile che, come spesso accade dalle nostre parti, ai primi accessi le piattaforme andranno in palla, si bloccheranno le richieste seguite dalle contumelie che appariranno sui social. Diversamente sarà possibile recarsi personalmente agli sportelli delle Poste e farsi aiutare da un Caf per la compilazione dei documenti. Nell’uovo di Pasqua gli Italiani troveranno i primi accrediti sulle tessere elettroniche e dunque potranno gozzovigliare tra agnelli e uova di cioccolato in attesa che arrivino le prime offerte di lavoro che dovranno accettare obbligatoriamente.

I REQUISITI PER OTTENERE IL REDDITO DI CITTADINANZA

Per avere diritto al Reddito di Cittadinanza sarà necessario dimostrare di avere un Isee inferiore a 9.360 euro, un reddito familiare da 6 mila a 12.600 euro a seconda dei componenti della famiglia, non possedere conti correnti con giacenze superiori a 6 mila euro, seconde case per un valore maggiore di 30 mila euro e auto di cilindrata oltre i 1.600 centimetri cubi.

MA CI VOGLIONO ALTRI SOLDI

Per le ultime coperture necessarie a chiudere il decreto su Reddito e pensioni, circa 400 milioni di euro, il governo ha introdotto una nuova stretta sui giochi. Le vincite sul 10 e Lotto saranno tassate all’11% contro l’8% attuale. In arrivo anche un altro aumento dell’aliquota del Preu, il prelievo unico erariale sulle slot machine (Awp), aumenta di un altro 0,75% salendo fino al 20%. Stando a quanto riferito ci sarà poi un’emersione delle scommesse illegali che contribuiranno attraverso l’azzardo a rimpinguare il Reddito di Cittadinanza.

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