Spettacolo

Fine settimana salentino per Pif e Piccolo

“Quando mi dicono: ti potevi vestire meglio. E io mi ero già vestito meglio”. Francesco Piccolo, accompagnato sul palco da Pif, scansiona le tantissime istantanee di una realtà che nasconde il senso più profondo e volubile della vita: in scena i trascurabili (ma non insignificanti) momenti di in/felicità che appartengono al nostro comune e circolare quotidiano. Un “varietà dell’anima” che mette in scena fobie, debolezze, idiosincrasie.
Attimi di esistenza che fanno parte della vita di ognuno di noi e sui quali, spesso, superficialmente non ci soffermiamo: sono i ‘Momenti di trascurabile (in)felicità’, raccontati da Francesco Piccolo con la complicità di Pif, in scena al Nuovo Teatro Verdi di Brindisi domenica 31 marzo e lunedì 1 aprile al Teatro Apollo di Lecce. A Lecce, Piccolo e Pif saranno anche alle 17.00 alla libreria Feltrinelli per il firmacopie.
Ironici pensieri in libertà, cinici e reali, di quei brevi attimi in cui assapori il (dis)piacere della vita. Pif, già protagonista dell’omonimo film in sala in questi giorni, diretto da Daniele Luchetti, prenderà parte allo spettacolo in maniera sorprendente.
Francesco Piccolo, accompagnato da un ospite speciale come Pif, sfoglia il proprio catalogo di nevrosi, vezzi, consuetudini, manie e segreti tratto dai suoi due libri di successo, passando in rassegna momenti felici ed infelici dell’esistenza quotidiana sui quali non abbiamo il tempo o la pazienza di soffermarci. Lo spettacolo, organizzato dal Teatro Pubblico Pugliese nell’ambito delle stagioni teatrali del Comune di Brindisi e del Comune di Lecce, sposta dall’ombra e mette in luce eventi trascurabili ma piantati nella vita di ognuno, che fanno sempre dire a chi sta in platea: “E’ proprio così… lo faccio anche io… è successo a me… sono io!”.
Piccole abitudini, positive o negative, che scatenano un costante e ininterrotto riconoscersi. Dal momento della torta ad una festa di bambini alla temperatura dell’acqua sotto la doccia, passando per domande esistenziali e amare verità («quando mi dicono: ti potevi vestire meglio. E io mi ero già vestito meglio»). Uno spettacolo capace di scavare con ironia disarmante nella banalità del quotidiano, nei luoghi comuni, negli attimi fuggenti e preziosi della vita su cui normalmente non ci si sofferma, che si rincorrono senza fare rumore ma che sommati fanno forse più dei momenti di grande felicità.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.