Economia

Giochi: Sapar, 150mila posti a rischio. Il 20 febbraio manifestazione nazionale

“Ho fatto un disegnino per spiegare al ministro Di Maio chi siamo e cosa facciamo, perche’ mi pare che lui e il ministro dell’Economia Tria non sappiano cosa facciamo – ha aggiunto”. Lo ha detto Domenico Distante, presidente dell’associazione Sapar (Servizi apparecchi per le pubbliche attrazioni ricreative), nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio indetta per porre all’attenzione dell’opinione pubblica i problemi del comparto degli apparecchi da intrattenimento, dopo l’approvazione di una serie di provvedimenti da parte del governo. “Il dl Dignita’ – ha spiegato Distante, che rappresenta produttori, costruttori e gestori degli apparecchi – non ha colpito le lobby dell’azzardo, come dice il vicepremier, ma

baristi e tabaccai, gli esercenti delle sale giochi e scommesse, perche’ se fossimo la lobby del gioco d’azzardo, ai sensi della legge del 1931 staremmo tutti in galera. Qui ci sono 150 mila posti di lavoro a rischio – ha sottolineato – e tante aziende in difficolta’. Il ministro Di Maio non ci ha mai ricevuto, ma serve un tavolo del settore”. Distante ha mostrato un cartello “per spiegare ai ministri cosa facciamo”, con scritto in testa ‘Filiera di Stato’ e a scendere ‘Stato’, ‘Adm’ (Agenzia dei monopoli), ‘Concessionari’, ‘Gestori’ ed ‘Esercenti’ alla base della piramide. Alla conferenza stampa erano presenti alcuni deputati, tra i quali Michela Rostan di Leu, Mauro D’Attis di FI e Ubaldo Pagano del Pd. Tra le proposte dei politici presenti, quella di chiedere un confronto del governo per arrivare a un testo unico del settore. Il 20 febbraio gli esercenti hanno annunciato un sit-in davanti alla Camera per reclamare il confronto con l’esecutivo.

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