Giudiziaria

Omicidio Amedeo, il genero scagiona la suocera presunta mandante

Avrebbe completamente scagionato la suocera addossandosi tutta la colpa. Omicidio Amedeo: nuovo capitolo. Si infittisce sempre più la storia dell’assassinio del netturbino Amiu, ammazzato a sangue freddo la sera del 25 aprile 2017 nel parcheggio dell’ex municipale dei rifiuti.
Il 32enne Giuseppe Baccellieri, uno dei due esecutori materiali, avrebbe dichiarato davanti al pm Marco D’Agostino di non essere stato spinto dalla suocera – Enza Mariani, amante di Amedeo – a compiere il delitto ma di averlo proposto lui in prima persona, anzi, avrebbe dovuto solo spaventarlo con una gambizzazione senza che la storia terminasse con un omicidio.
Dal 13 febbraio scorso la donna, proprietaria di un mobilificio a Cassano delle Murge, è in carcere come lo è lo stesso Baccelieri e il sui complice, il pregiudicato Massimo Margheriti.
Il 32enne ha raccontato di come sia stato lui a ideare quello che doveva essere soltanto un avvertimento. “Il rapporto tra mia suocera e Amedeo era molto conflittuale, burrascoso. E lei stava male. Impazziva quando lui le diceva che voleva interrompere la relazione” ha raccontato in sintesi Baccellieri che ha aggiunto: “Non volevo ucciderlo, ma sparargli alle gambe”. La suocera però, ha tenuto a precisare, non sapeva nulla. “Quando ha saputo dell’omicidio è stata male, è impazzita letteralmente” ha spiegato il giovane.
La versione quella del giovane, però, tutta da verificare. Contro la donna ci sono infatti gli elementi raccolti nell’indagine.

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