Attualità

Una campagna di crowdfunding per “salvare” il camper di Craxi

I socialisti pugliesi proprio non ci stanno veder venduto un pezzo della loro storia e così lanciano una campagna di crowdfunding per “salvare” lo storico camper di Craxi, luogo di tante storie, di tante intese e di tante battaglie che tra gli anni Settanta e Ottanta hanno reso il partito uno tra più importanti nel panorama politico italiano, dopo i democristiani ma appaiati con i comunisti.
A lanciare la campagna il’ex ministro ed esponente storico del partito socialista Claudio Signorile, a cui si sono uniti diversi iscritti, giovani e meno giovani come il segretario del Psi della Città metropolitana di Bari Claudio Altini e l’ex sindaco di Bari Daniela Mazzucca.
E ancora, Andrea Ciriello, segretario regionale Giovani Socialisti Puglia, Gianvito Mastroleo, presidente Fondazione Di Vagno, Franco Borgia, già vice presidente Regione Puglia, e una serie di rappresentanti locali del garofano rosso. “Il comitato è pubblico e aperto a chiunque – precisano – non possiamo permettere che un bel pezzo della storia della nostra nazione e della storia repubblicana vada disperso. Bisogna conservare e custodire il camper di Bettino Craxi”.
Il “caso” della vendita del camper è salito agli onori della cronaca qualche giorno fa quando il suo attuale “proprietario”, l’imprenditore barese Tommaso Fidanzia, oggi ottantenne, titolare della ‘Fidanzia Sistemi’, azienda leader nel settore degli allestimenti congressuali, ha deciso di metterlo in vendita.
La storia narra che quello è il mezzo dove nel 1989, a Milano, Bettino Craxi e Arnaldo Forlani firmarono l’accordo, benedetto da Giulio Andreotti, che riconosceva pari dignità ai cosiddetti partiti laici della maggioranza (socialisti, socialdemocratici, liberali e repubblicani) ai quali veniva garantita anche l’alternanza di governo, escludendo di fatto l’ingresso dei comunisti a palazzo Chigi. “Siccome all’Ansaldo c’era molto rumore – spiega a un’agenzia di stampa Fidenza -, mi inventai lo stratagemma del camper e lo piazzammo alle spalle del palco dove si teneva il 45esimo Congresso del Psi, come se fosse il camerino di un teatro. Così Craxi poteva lavorare in tutta tranquillità, lontano da occhi indiscreti. Mi disse ‘tienilo tu, non venderlo mai’. Ma ora sono passati tanti anni e ho deciso di metterlo in vendita, ancora non ho pensato al prezzo”.
“Il Camper deve diventare proprietà di tutti gli italiani, socialisti e non, senza distinzioni, ed è per questo motivo che invitiamo chiunque abbia a cuore il socialismo, la figura di Bettino Craxi o semplicemente voglia custodire un pezzo di quella famosa storia repubblicana ad aderire a questo comitato – dicono i socialisti baresi che hanno lanciato la raccolta fondi. E adesso la campagna si sposta sui social dove è stata creata una pagina Facebook “Comitato Riprendiamoci il Camper di Bettino Craxi”.

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