Cronaca

Via Archimede a Japigia come la Terra dei Fuochi

Il disastro ambientale che ha colpito i 21 residenti della palazzina in via Archimede 16 nel quartiere
Japigia di Bari potrebbe aver fatto altre vittime. E il rischio, dicono i residenti, è tutt’altro che scongiurato. I continui roghi nella ex discarica comunale di via Caldarola hanno provocato fino ad oggi 21 tumori accertati, tutti inquilini dello stesso palazzo, ma servirebbe una indagine epidemiologica più estesa per comprendere quali siano stati realmente gli effetti di quello che è accaduto in quella zona fin da anni
Settanta, tra decine di case popolari e scuole. E chi vive ancora lì “ogni giorno ha paura di ammalarsi” dice
una dei residenti. “É intollerabile che non si accertino le ragioni per le quali si è verificato questo enorme disastro” dice l’avvocato Michele Laforgia, legale del Comitato “Archimede 16” che raccoglie le famiglie dei residenti, vittime e familiari di vittime della “montagnola” di Japigia, che oggi hanno paura di ammalarsi ancora. La Procura di Bari ha chiesto l’archiviazione del procedimento per il troppo tempo passato, ma le famiglie si sono opposte.  “Le malattie e le morti si stanno ancora verificando, – spiega il legale – questa è la ragione principale per la quale i reati non si sono prescritti e chiediamo che la Procura continui a fare il suo lavoro dal punto di vista dell’accertamento delle responsabilità”, a partire dal reperimento di tutta la documentazione relativa alla gestione della discarica e alla messa in sicurezza, fino ad oggi non acquisita.

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